Quanto devi far pagare i tuoi servizi?
Hai mai fissato il prezzo dei tuoi servizi pensando: ‘Ma sarà giusto?’ O peggio ancora, copiando i prezzi di altri senza fare calcoli reali?
Se lavori tanto, ma non arrivi a fine mese o fai molta fatica, il problema potrebbe essere proprio qui.
Se stai pensando cosa c’entra questo argomento con la gestione del tempo, ti invito a vedere l’articolo precedente, in cui abbiamo parlato del legame tra i due fattori.
Oggi vediamo insieme come puoi calcolare il prezzo giusto per te, senza paura di perdere clienti.
Cosa vedremo:
- Errori più comuni nel definire il prezzo.
- I passi per calcolare il prezzo giusto.
- Come gestire la paura di alzare i prezzi.
ERRORI PIÙ COMUNI
Molti liberi professionisti fissano i prezzi in modo errato, spesso senza una strategia chiara. Ecco i tre errori più frequenti:
- 🔹 Guardare il prezzo degli altri senza considerare il proprio contesto.
Ogni professionista ha costi, esperienza e target diversi. Copiare un prezzo senza fare calcoli che senso ha per te? Se un collega fa un prezzo più basso, potrebbe avere un regime fiscale diverso, minori spese o un metodo di lavoro completamente differente. - 🔹 Basarsi su quanto ‘ci si sente’ di chiedere.
Se il tuo prezzo si basa sulle tue insicurezze e non su numeri reali, sarà sempre troppo basso. Un prezzo sostenibile non nasce da ciò che “credi” di poter chiedere, ma da ciò che realmente ti serve per mantenere in equilibrio il tuo lavoro. - 🔹 Pensare di poter fatturare tutte le ore che lavori
Un’ora di consulenza non è solo quell’ora: dietro ci sono preparazione, email, gestione clienti, amministrazione. Se calcoli il tuo prezzo pensando di poter fatturare tutte le ore che lavori, il rischio è di ritrovarti con una tariffa troppo bassa per sostenere il tuo business. Se lavori 40 ore a settimana, non significa che tutte siano fatturabili! Una parte di quel tempo è necessaria per far funzionare la tua attività: gestione clienti, promozione, amministrazione e formazione. Il tuo prezzo deve tenere conto delle ore effettivamente vendibili, altrimenti rischi di sottostimare il tuo valore.
COME TROVARE IL PREZZO GIUSTO
Formula base: Obiettivo di guadagno mensile + Spese fisse ÷ Ore effettivamente fatturabili = Tariffa minima oraria
🔹 Passo 1: Definisci il tuo guadagno desiderato
Quanto vuoi guadagnare al mese, NETTO? Questo è un errore comune tra i liberi professionisti, e anch’io l’ho commesso all’inizio. Non basta avere una cifra vaga in mente: “quello che riesco” non è una cifra, così come “non lo so, mi arrangio”.
Devi stabilire un obiettivo chiaro e realistico, altrimenti continuerai a navigare a vista senza una strategia concreta. Inoltre, è fondamentale considerare il netto e non il lordo, perché il lordo può trarre in inganno: una parte di quei soldi andrà inevitabilmente in tasse, contributi e spese fisse.
Se vuoi costruire un’attività sostenibile, parti da un numero preciso e adatto alle tue reali esigenze. Facciamo un esempio con 2.000€ netti al mese.
🔹 Passo 2: Aggiungi le spese mensili
Affitto, software, attrezzature, formazione… tutto ciò che serve per far funzionare la tua attività. Se, come me, lavori da casa, potresti pensare di avere poche spese, ma attenzione: anche piccoli costi ricorrenti si sommano nel tempo.
Ad esempio, io investo molto in formazione, perché il mio obiettivo è passare ad altri tutto ciò che apprendo. Quindi considera tutto, anche in modo approssimativo, per avere un quadro realistico della cifra minima necessaria.
Mettiamo che le tue spese mensili siano circa 800€. Quindi, l’importo totale da coprire ogni mese diventa:
✅ 2.000€ (guadagno netto) + 800€ (spese fisse) = 2.800€
🔹 Passo 3: Calcola le ore realmente fatturabili
Un libero professionista non fattura ogni ora di lavoro, in più c’è tutto il tempo che impieghi in attività necessarie ma non direttamente pagate dai clienti, come:
- Gestione clienti (email, preventivi, chiamate)
- Marketing e visibilità (social, contenuti, networking)
- Amministrazione (fatture, preventivi, gestione fiscale)
- Formazione e aggiornamento professionale
Quante ore rimangono realmente fatturabili?
Se lavori circa 40 ore a settimana, non significa che tutte siano vendibili ai clienti.
In media, la maggior parte dei liberi professionisti riesce a fatturare circa il 50% del tempo, quindi 15-20 ore settimanali.
✅ Moltiplicato per 4 settimane, si arriva a circa 60-80 ore fatturabili al mese.
“Stai pensando che queste ore siano pochissime e che tu lavori molto di più? Hai perfettamente ragione!”
Ed è proprio qui che entra in gioco un elemento fondamentale: l’organizzazione del tuo tempo.
Se oggi senti di lavorare molte più ore senza riuscire a tradurle in guadagno, significa che una parte del tuo tempo sta sfuggendo al tuo controllo.
L’obiettivo non è solo calcolare il prezzo giusto, ma anche trasformare il tuo tempo per lavorare meno e guadagnare meglio.
Ecco perché voglio aiutarti a:
✅ Gestire il tuo tempo in modo più organizzato
✅ Focalizzarti sulle attività davvero produttive
✅ Ottimizzare la tua concentrazione per lavorare meno e meglio
Perché non si tratta solo di aumentare i prezzi, ma anche di liberare il tuo tempo per vivere e lavorare meglio.
Ora che abbiamo definito le ore realmente fatturabili, passiamo al calcolo effettivo del tuo prezzo orario!
🔹 Passo 4: Fai il calcolo
Ora mettiamo tutto insieme:
📌 (Guadagno desiderato + Spese) ÷ Ore lavorabili = Tariffa minima oraria
Se il tuo obiettivo è 2.000€ netti al mese e le tue spese ammontano a 800€, il totale diventa 2.800€.
Se prendiamo come riferimento 70 ore mensili fatturabili, otteniamo:
✅ 2.800€ ÷ 70 ore = 40€ netti all’ora
⚠️ Ma ricorda i 40€ sono NETTI, quindi per ottenere la tariffa da proporre ai clienti dovrai aggiungere tasse e contributi, arrivando a una cifra lorda più alta.
Capisco bene la frustrazione: i clienti vedono solo il prezzo finale e non immaginano cosa ci sia dietro, ma questo non significa che devi svalutarti. Se un cliente non percepisce il valore del tuo lavoro e pensa solo al costo, probabilmente non è il cliente giusto per te.
Meglio concentrarsi su chi comprende e apprezza la tua professionalità! Il tuo tempo è prezioso, non perderlo con clienti non adatti a te!
✅ Quindi, se il tuo prezzo orario è inferiore a 40€ netti, stai guadagnando meno di quanto dovresti!
Quindi, se il tuo prezzo orario è inferiore a 40€, stai guadagnando meno di quanto dovresti!
Se hai perso qualche passaggio, non preoccuparti nell’infobox puoi trovare il link per leggere l’articolo.
Ma cosa fare se hai paura di aumentare i prezzi? Lo vediamo adesso!
COME SUPERARE LA PAURA DI AUMENTARE I PREZZI
Tre strategie per smettere di temere il cambiamento:
- Aumenta gradualmente. Se il tuo prezzo è troppo basso, inizia con un aumento del 10-20%. Testa la reazione dei clienti.
- Offri più valore invece di scusarti. Invece di abbassare i prezzi, rendi il tuo servizio più efficace con piccoli extra senza fatica per te.
- Cambia mindset: il prezzo giusto attira i clienti giusti. Un cliente che ti sceglie per il prezzo basso sarà sempre il più difficile da gestire.
PASSA ALL’AZIONE: RIPROGRAMMARE IL TUO RAPPORTO CON IL DENARO
Scrivi la tua cifra ideale di guadagno mensile. Ora chiediti: mi sembra realistica? Se dentro di te senti resistenza, probabilmente c’è un blocco da sciogliere. Inizia a osservare le credenze sul denaro che hai ereditato dalla famiglia e scrivi nei commenti qual è la frase che hai sentito più spesso su soldi e lavoro.” Sarò felice di leggerti e risponderti.
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